Uno dei rapporti che internet e la tecnologia hanno più modificato nei tempi recenti è sicuramente quello con la musica e con il suo utilizzo.
Ripercorriamo le tappe che si sono susseguite velocissime a livello temporale ma che in alcuni casi sembrano passate da secoli.
I meno giovani ricorderanno che fino agli anni ottanta la musica veniva registrata sul disco in vinile con il successivo utilizzo delle cassette musicali, ma ecco la svolta, la nascita del “Compact Disc” e la musica diventa digitale con una qualità audio mai avuta prima e l’utilizzo per l’ascolto che si trasferisce dai vecchi sistemi analogici al computer.
Non solo, la tecnologia cambia il modo stesso di produrre musica con sintetizzatori e registratori che diventano i nuovi studi di registrazione.
Qualcuno imputa all’incremento smodato dell’utilizzo del suono elettronico l’impoverimento in termini di rapporto qualitativo per mancanza di creatività e originalità nelle composizioni ma è anche vero che la fruibilità della musica è arrivata a tutti i ceti e a tutte le tasche.
Tuttavia l’invenzione che per il momento è risultata fondamentale per la tecnica di compressione che ha portato la musica definitivamente nel mondo di internet è di un italiano: Leonardo Chiariglione che ha inventato, insieme al suo gruppo, l’mp3.
L’mp3 è il formato musicale più utilizzato al mondo e per diversi motivi è destinato ad esserlo ancora negli anni a venire ecco perchè:
L’mp3 è un file meno pesante rispetto a molti altri;
La maggior parte della musica è in formato mp3;
Non ci sono controlli sulla copia e la distribuzione degli mp3;
La maggior parte dei software utilizzano questo formato che con la sua stabilità qualitativa ha contribuito a una nuova legislazione sul copyright;
L’intuizione fu quella di mascherare all’orecchio umano alcuni suoni che comunque non percepiremmo codificando meno informazioni e diventando di conseguenza più leggero e più gestibile.